Da sinistra a destra, hanno proposto di boicottare Amazon.
O di ostacolare le multinazionali per favorire i commercianti.
Socialisti e protezionisti d’ogni sorta stanno protestando contro il libero mercato e sono pronti a tutto pur di fermarlo.
Ma fermare il libero mercato non significa far male alle multinazionali, bensì ai consumatori: questi, difatti, saranno obbligati a pagare di più i prodotti, avere servizi meno efficienti, avere meno investimenti e meno concorrenza.
Tutto ciò, proprio quando una enorme crisi dovuta al lockdown si avvicina.
Il lockdown e le chiusure per il COVID-19 avranno ripercussioni notevoli sull’economia mondiale e l’Italia potrebbe non reggere.
L’Italia ha bisogno di riprendersi in fretta, affinché i suoi cittadini possano tornare a lavorare, a produrre, a risparmiare e a cercare autonomamente la propria felicità.
Per riuscire in questo obiettivo dobbiamo influenzare le opinioni di chi prenderà le decisioni che determineranno il futuro di tutti noi: i politici, il parlamento, il Governo.
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Frédéric Bastiat scrisse la petizione dei fabbricanti di candele indirizzandola al Parlamento per dimostrare quanto fosse una scelta ottusa proibire la concorrenza di qualcuno, in particolare la concorrenza estera, tramite una bellissima metafora: i fabbricanti di candele della sua petizione chiedono di fermare un potentissimo concorrente, che detiene oramai tutto il mercato dell’illuminazione. Il Sole.
Assurdo, vero?
Smette di essere assurdo quando i politici iniziano a pensare che aumentando i dazi e fermando il commercio dall’estero l’economia possa migliorare e il benessere dei cittadini aumentare. Come accade già adesso e come accadrà sempre di più se non interverremo contro questo pensiero.
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Il piano è il seguente:
- Tradurre la raccolta di testi di Fredéric Bastiat: “Imparare l’economia“;
- Stampare la “Petizione dei fabbricanti di candele” di Fredéric Bastiat (contenuta nel libro);
- Aggiungere una Petizione contro il protezionismo adattata ai nostri giorni;
- Inviare le due petizioni a tutti i 951 parlamentari italiani e a varie giunte regionali di tutta Italia;
- Incontrare a Roma i parlamentari italiani e chiedere loro un impegno nel combattere il protezionismo;
- Donare le copie del libro ai parlamentari (ne hanno bisogno!) e agli studenti delle superiori.
Invieremo, con te, migliaia di lettere e mail ai politici italiani per invitarli ad abbandonare l’idea del protezionismo.
Ci rivolgeremo a giornali, radio, blog, istituti, comitati, influencer, podcaster e a tutti coloro che potranno contribuire a questa campagna di sensibilizzazione.
Parleremo con imprenditori, cittadini e membri della società civile per parlare di ciò che possiamo fare per recuperare dalla crisi il prima possibile.
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Friedrich von Hayek, premio Nobel per l’economia nel 1974, diceva che “i politici sono come i tappi di sughero in un fiume“. Il ruolo dei liberali non è quello di essere i tappi di sughero, bensì la corrente che li guiderà.
Dobbiamo iniziare una intensa campagna di sensibilizzazione per far sapere ai politici e agli elettori, ai cittadini come te, che la soluzione a questa crisi non è chiuderci, ma aprirci. Aprire le frontiere alle merci di tutto il mondo, aprire ai capitali degli investitori esteri, aprire alla concorrenza.
Il ricordo del fascismo dovrebbe farci riflettere su come affrontare la crisi a venire: dobbiamo rinnegare l’autarchia, l’ossessione per il made in Italy, la “tutela” per le imprese italiane. Le imprese italiane hanno bisogno di non essere soffocate dallo Stato con imposte e burocrazia, certamente non hanno bisogno della sua protezione.
Siamo sicuri che questi discorsi possano avere successo, ma prima bisogna che ciascuno di noi prenda parte in questa battaglia per le idee. Con la tua partecipazione potremo contare su un valoroso difensore della libertà in più.
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