Chiara Ferragni, nuova icona capitalista?

Nell’aprile 2018, la più famosa fashion blogger del mondo Chiara Ferragni, era valutata come nome-brand con il valore di oltre 36 milioni di euro. Ma chi è Chiara Ferragni?

Se il popolino di stampo socialista, quel popolino invidioso della ricchezza e dei profitti altrui, preferisce deriderla o prenderla in giro costantemente, ritengo che stiamo parlando di una nuova e vera icona del capitalismo, italiano e mondiale.

Chiara Ferragni nasce il 7 maggio 1987 in Lombardia, esattamente a Cremona e dal 2009 è un’imprenditrice. Dopo essersi resa conto che postare le sue foto con abbigliamenti vari producevano un buon riscontro, decide nel 2009 di avviare, insieme a Riccardo Pozzoli, un progetto, quasi rivoluzionario. Nasce nel 2009 il blog The Blonde Salad, il primo e vero autentico sito di fashion influencer. Pozzoli e Ferragni riescono a coniugare le esigenze delle aziende di abbigliamento, il produttore, con chi acquista e sceglie cosa indossare, il consumatore.

Il risultato è sconvolgente. Nel giro di pochi anni, Chiara Ferragni ottiene risultati straordinari. Tutto ciò che tocca, diventa fantastico per i suoi follower, diventa magico per i suoi sponsor. Nel giro di pochi anni, diventa Global Ambassador di prestigiose aziende mondiali, come la Pantene, Amazon Moda, Swarovski, Intimissimi.

Oltre ad aver creato un nuovo lavoro, quello della fashion blogger, Chiara Ferragni è riuscita a creare un’azienda intorno alla sua immagine. Il numero delle persone che lavorano per lei è sempre più alto. Non si limita solo a sponsorizzare un’azienda, ma le sue trovate imprenditoriali sono sempre più originali . Con la Mattel raggiunge l’accordo di creare una Barbie con la sua immagine. Recentemente, la ragazza cremonese raggiunge l’accordo con l’azienda Evian, famosa azienda francese di acque minerali, di creare un’edizione speciale di bottiglie di acqua, con il certificato “Chiara Ferragni edition“, dal costo speciale di 8 euro.

Chiara Ferragni è una vera e propria capitalista, una vera e propria icona del capitalismo tanto odiato dai socialisti. Basta vedere nei luoghi socialisti, quanta invidia, quanto disprezzo verso una donna che è riuscita a creare un nuovo modo di fare business e arricchirsi con questo business. Ogni suo gesto, ogni suo accordo commerciale, riesce sempre a far discutere, nel bene e nel male. Il suo matrimonio con Fedez, l’acqua con il costo di 8 euro, la Barbie con le sue fattezze, sono solo una parte del genio di Chiara Ferragni.

Se i socialisti preferiscono parlare di cose tristi, facciano pure. Loro amano la povertà, noi amiamo la ricchezza e l’accumulo di essi. Non solo non siete in grado di capire che cosa voglia dire “fare profitto”, ma disprezzate chi riesce a farlo in modo straordinario.

Voi, popolino socialista, preferite denigrare chi si arricchisce, ma vi dimenticate che sono proprio le persone come Chiara Ferragni che, ingiustamente, vi permettono di vivere di assistenzialismo. Ogni cosa che tocca la Ferragni diventa oro per tutti, ogni cosa che toccate voi socialisti diventa debito e tasse per tutti gli altri.

In questo caso, desidero concludere con una citazione della nostra cara Margaret Thatcher:

“Non si può costruire una grande nazione spargendo invidia e odio verso il prossimo, come fanno i socialisti. Noi siamo per una politica sulla libertà del cittadino, cercando di incoraggiarlo e di incoraggiare l’energia e l’iniziativa. Ci appelliamo alla libertà e all’autodeterminazione”