Sanità Pubblica. Troppo costosa, poco efficiente - Istituto Liberale Italiano Skip to content

Sanità Pubblica. Troppo costosa, poco efficiente

Per ogni cittadino la sanità pubblica costa circa 2300€, per una famiglia composta da tre persone costa circa 6900€ e per una famiglia composta da cinque persone costa circa 11500€.
Per ogni cittadino la sanità privata costa circa 666€, per una famiglia composta da tre persone costa circa 2000€ e per una famiglia composta da cinque persone costa circa 3300€.

Questi sono i costi enormi della sanità pubblica e privata per ciascun cittadino. Cifre molto alti se consideriamo che viviamo con un sistema sanitario pubblico e universale. Non solo, ma la spesa sanitaria è la seconda voce della spesa dello stato, dietro solo all’assistenzialismo e alla pensione.

Possiamo considerarci soddisfatti da questa sanità?
Facciamo un piccolo elenco
– Anarchia sulla gestione assunzioni e corruzione
– Attesa infinita liste d’attesa per una visita
– Impossibilità nel garantire il servizio sanitario nazionale

Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) è organizzato e governato da un governo centrale, dai 20 governi regionali e dallele Aziende sanitarie locali (Asl). Uno dei principi fondanti del SSN è garantire gratuitamente un servizio di assistenza, soccorso e cure per tutti i cittadini del territorio nazionale. Tutto bello, tutto affascinante, peccato però che per far funzionare la sanità pubblica servono tre requisiti fondamentali:
– obbligare i medici al servizio pubblico a discapito di quello privato (come avviene nelle regioni particolarmente socialiste, come l’Emilia Romagna);
– più soldi pubblici;
– che non tutti vadano a curarsi.

Fateci caso, ma la sanità pubblica soffre particolarmente proprio quando si tratta di cure di basso rilievo (tempi lunghi d’attesa) e totale disorganizzazione (vedi pronto soccorso). Nei casi più gravi, la qualità migliora e il servizio è più veloce, ma questo dipende da regione a regione.
Insomma, per far funzionare la sanità pubblica bisogna evitare di fare i controlli di routine e bisogna sperare di non ritrovarci con una grave malattia o un brutto infortunio.

Cosa fare? Io non sono per il classico sistema americano, ma ritengo che l’Italia abbia bisogno di un sistema sanitario nuovo e che sostituisca quello vecchio, cercando di garantire il diritto di salute per tutti.

Prima Soluzione: Riformare il ruolo dello Stato

Lo Stato non è più in grado di gestire il servizio sanitario e la politiche del “servizio convenzionato ASL” presente nei studi clinici privati non bastano più. Riformare il ruolo dello Stato vuol dire istituire l’Autorità Indipendente del Privato Sociale. Il privato sociale è un’azienda autonoma, garantita pubblicamente e controllata nelle sue risorse e nei suoi esiti sociali secondo criteri stabiliti come bene comune nel momento pubblico universalistico. Tutte le aziende sanitarie private potranno ricostituirsi come società di privato sociale e, godendo di una tassazione particolarmente bassa, dovranno rispettare alcuni parametri di qualità. Ciascun cittadino potrà decidere, ogni anno, quale debba essere la sua organizzazione di privato sociale adatta per le sue esigenze.

Seconda Soluzione: Buono Salute per i più bisognosi

Se è fondamentale l’aspetto del ruolo dello Stato, non meno importante è la questione che riguarda il cittadino, specie se in difficoltà economiche. Questo perché bisogna garantire il servizio anche per coloro che non si possono permettere di curarsi. Pertanto, serve il Buono Salute, un ticket da sfruttare solo per visite, assicurazioni ed eventuali abbonamenti sanitari. Con il Buono Salute, lo Stato risparmierà moltissimi miliardi di euro. Perché? Secondo l’ISTAT, nel 2016 erano circa 4 milioni e mezzo gli italiani i poverissimi. Ebbene, proviamo ad immaginare un Buono Salute del valore di 2500€ annui: costerebbe allo Stato (e ai cittadini) solo 11 miliardi di euro, contro i 117 miliardi di euro spesi dalla sanità pubblica.

Terza Soluzione: Valorizzare il Welfare Aziendale

Fondamentale sarà anche lo smantellamento dell’attuale welfare state che contribuisce ad appesantire i cittadini che pagano le tasse. Una terza soluzione necessaria è quella di far scegliere agli imprenditori, insieme ai suoi lavoratori, quale welfare privato aziendale scegliere. Questo tipo di soluzione permetterebbe di ottimizzare i costi per l’azienda e per il lavoratore grazie ad un servizio sanitario che riguardano aspetti frequenti come le cure odontoiatriche; supporto in caso di patologie croniche; check up e prevenzione generale; servizi per la maternità; assistenza infermieristica domiciliare.

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