10 aforismi di Ayn Rand per dare torto ai socialdemocratici - Istituto Liberale Italiano Skip to content

10 aforismi di Ayn Rand per dare torto ai socialdemocratici

Libertà (f.): Non chiedere nulla. Non aspettarti nulla. Non dipendere da nulla.

Lontano dalle idee di libertà si collocano i socialdemocratici, i quali sostengono lo stato sociale. La loro idea di libertà è quella di dipendenza dal governo, dallo Stato mamma. Tutto il potere nelle mani dello Stato, evviva! Da ciascuno secondo la sua capacità, a ciascuno secondo le sue necessità! Ah, ma non era il marxismo? Sì, difatti i socialdemocratici sono marxisti in incognito.

Il grido dei socialisti e dei comunisti è il grido della tirannia, dell’autoritarismo e della dittatura, come vediamo in Venezuela e in Corea del Nord. Tutto è meglio espresso nella citazione precedente sul significato di libertà per Rand.

Chiunque creda che un alto tenore di vita sia il risultato dei sindacati e dei controlli governativi, si chieda: se avessimo una “macchina del tempo” e trasportassimo i leader sindacali degli Stati Uniti e i tre milioni -o più- burocrati del governo, indietro fino al X secolo, sarebbero in grado di fornire al servitore medievale la luce elettrica, i frigoriferi, le automobili e i televisori?

Rand capisce che la “classe dei parassiti” non ha valore produttivo, a parte ciò che può ottenere dagli altri.  L’innovazione prospera nel libero mercato grazie alla concorrenza, all’interesse personale e al capitalismo. La citazione precedente viene dal libro “Capitalism: The Unknown Ideal“.

Giuro sulla mia vita e sul mio amore per lei che non vivrò mai per il bene di un altro uomo, né chiederò a un altro uomo di vivere per il mio bene.

La citazione tratta da “La Rivolta di Atlante” è la massima espressione della virtù dell’ego individuale. Ne “La Fonte Meravigliosa” completa il precedente aforisma così: “L’ego è la fonte da cui fluisce tutto il progresso umano“.

Se non credessimo in noi stessi, come potremmo raggiungere la grandezza? Se ci troviamo a non fare altro che vivere per gli altri tutto il tempo, come possiamo costruire la ricchezza materiale necessaria per rendere possibile la carità? La citazione di Rand è uno schiaffo in faccia ai socialisti e ai collettivisti di tutto il mondo, che chiedono che l’individuo sia soggetto ai bisogni dello Stato.

L’uomo che condanna il denaro l’ha disonorevolmente ottenuto; l’uomo che lo rispetta lo ha guadagnato.

Coloro che sono più rumorosi quando si tratta di condannare il denaro, sono quasi sempre quelli che non l’hanno meritato, in primo luogo.

Corri per la tua vita quando qualcuno ti dice “il denaro è cattivo”. Questa frase è il campanello del lebbroso di un saccheggiatore che si avvicina.

I socialisti, naturalmente, non capiscono le basi dell’economia. Tutta la loro filosofia sta pervertendo le leggi della domanda e dell’offerta. Il denaro in un mercato libero è semplicemente uno strumento che può essere utilizzato nel bene e nel male. “Chi lo merita?” è ciò che conta. Le persone che dicono che il denaro è la radice di tutti i mali sono ignoranti. È come incolpare i cucchiai e le forchette per l’obesità delle persone.

Non esiste un lavoro schifoso, solo uomini schifosi a cui non importa farlo.

 

John Galt è Prometeo che ha cambiato idea. Dopo essere stato dilaniato per secoli dagli avvoltoi in pagamento per aver portato agli uomini il fuoco degli dei, ruppe le loro catene e ritirò il loro fuoco, fino al giorno in cui gli uomini ritirarono i loro avvoltoi.

Sempre da “La Rivolta di Atlante“, tale libro presenta una tremenda storia di ciò che accade quando la classe parassitaria non può più ignorare coloro le cui energie consumano, senza aggiungere nulla al loro valore.

Il denaro è il barometro delle virtù di una società. Quando viene scambiato, non per accordo, ma per costrizione, quando vedi che per produrre ricchezza, devi ottenere il permesso dagli uomini che non ne producono affatto – quando vedi che il denaro scorre verso coloro che negoziano, non con merci, ma con favori – quando vedi che un uomo è arricchito più con la forza che con il suo lavoro, e che le leggi non ti proteggono da lui, ma lo proteggono da te – quando vedi che la corruzione è premiata e che l’onestà è un sacrificio, devi sapere che la tua società è già condannata.

Possiamo vivere in un mondo in cui le persone vendono volontariamente i frutti del loro lavoro o in un mondo in cui si può ottenere il frutto del lavoro altrui senza che quest’altri diano il loro consenso. Sta a noi decidere.

Non c’è modo di governare uomini innocenti. L’unico potere che ogni governo ha è quello di agire con decisione contro i criminali. Bene, quando non ci sono abbastanza criminali, li si crea. Lo Stato dichiara che così tante cose sono un crimine che è impossibile vivere senza violare le leggi. Chi vuole una nazione di cittadini rispettosa della legge? Basta approvare leggi che non possono essere osservate o applicate, né interpretate in modo obiettivo, e si crea una nazione di trasgressori della legge, e quindi si beneficia della colpa.

Le leggi degli Stati Uniti sono così numerose che ognuno commette tre crimini al giorno, figuriamoci in Italia. Questo è anche il modo in cui il governo può applicare la legge selettivamente contro chiunque, in qualunque momento lo desideri. Ecco che lo Stato diventa tirannico.

La più piccola minoranza al mondo è l’individuo. Chiunque neghi i diritti dell’individuo non può sostenere di essere un difensore delle minoranze.

Infine, l’ultimo aforisma, è quello che vale di più: i socialdemocratici si propongono come tutori delle minoranze, ma lo fanno soltanto opprimendone altre. Non è una questione politica, è culturale: secondo loro è giusto prevaricare su taluni asserendo di farlo per il bene di altri. Si arriva al punto in cui le leggi ti dicono quello che puoi fare, anziché quello che non puoi fare. Ogni diritto è precluso, tranne quello di appartenere alla collettività e dipendere da essa.

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