Marx, Hegel, Aristotele, Platone, Gramsci, Marcuse. Tutti questi pensatori, in modi diversi, si sono detti favorevoli alla libertà.
Strano, vero?
Il motivo è semplice: ognuno intende la libertà in modo diverso. E se non chiarisci di che libertà stai parlando, rischi di usare la stessa parola per difendere concetti opposti.
Quando i liberali parlano di libertà, si riferiscono alla libertà di fare ciò che si desidera, di perseguire i propri sogni e di realizzarsi nella vita — a patto di non danneggiare gli altri e non violare la loro libertà.
Questa visione è detta libertà negativa, ossia libertà da qualcosa: dagli ostacoli, dalle imposizioni, dalla coercizione.
Libertà positiva
Non tutti però parlano di questa libertà. I pensatori citati all’inizio — da Platone a Gramsci — si riferivano alla cosiddetta libertà positiva.
Qui “positiva” non significa “bella”, ma deriva dal latino positum, cioè “posta”, “imposta”. Si tratta di una libertà che deve essere garantita da qualcun altro, in genere dallo Stato.
In questa visione, sei “libero di” avere una casa, un lavoro, un reddito, dei servizi. Ma sei considerato libero solo se qualcuno ti garantisce queste condizioni.
Il problema? Lo Stato non può garantire davvero tutto a tutti. Non può distribuire case, lavori e redditi senza:
- creare disincentivi a lavorare e produrre,
- allocare male le risorse,
- imporre tasse esorbitanti o aumentare il debito pubblico.
I liberali, invece, credono che la libertà sia il valore politico più alto, proprio perché permette a ogni individuo di vivere secondo i propri valori, senza un’ideologia dominante imposta dall’alto.
Libertà politica
Se tu credi in determinati valori, e la persona accanto a te in altri, l’unico modo per convivere pacificamente è la libertà politica.
La libertà politica significa che nessuno può imporre i propri valori agli altri, neanche attraverso il voto democratico. Tu non puoi costringere me a:
- seguire la tua religione,
- mangiare come mangi tu,
- vivere secondo la tua morale.
Eppure, nella pratica, spesso le democrazie illimitate consentono ai governi di violare la libertà individuale per soddisfare interessi particolari:
- c’è chi vuole impedire certi acquisti dall’estero,
- chi pretende un “pudore pubblico” obbligatorio,
- chi vuole decidere con chi possiamo vivere o sposarci,
- chi vuole spendere soldi pubblici a debito… che pagheremo noi.
Per questo motivo, la libertà non è solo individuale, ma deve essere sistematica, uguale per tutti. Solo così può garantire la convivenza pacifica tra persone diverse.
La libertà è ciò che permette alla diversità di esistere senza diventare conflitto.
Nessuno dovrebbe dirti come vivere
La libertà politica è lo strumento che consente a ciascuno di realizzarsi come preferisce. Nessuno — men che meno uno Stato burocratico e moralista — dovrebbe dirti come vivere la tua vita.
Perché?
- Non ti conoscono.
- Non sanno quali sono i tuoi sogni, i tuoi gusti, i tuoi bisogni.
- Solo tu puoi scoprirlo. Solo tu puoi scegliere.
E se sbagli?
La libertà di sbagliare
Sbagliare è umano, e necessario.
La società evolve solo perché qualcuno ha il coraggio di provare, di fallire, di riprovare.
Impedire alle persone di sbagliare significa negare loro l’umanità. Significa bloccare il progresso, la crescita, la scoperta.
Chi può dire cosa è giusto e cosa è sbagliato per qualcun altro?
Se non fai del male a nessuno, se non violi la libertà altrui, nessuno dovrebbe impedirti nulla.
- Vuoi fumare qualcosa nella tua stanza?
- Vuoi comprare un prodotto dal Giappone?
- Vuoi spendere i tuoi soldi per ciò che ti rende felice?
Hai il diritto di farlo. E se sbagli, sei tu a prenderti la responsabilità, non lo Stato.
Puoi farti consigliare, puoi confrontarti, puoi cercare aiuto. Ma nessuno ha il diritto di sostituirsi a te.
Conclusione
È legittimo pensare che ci siano valori più importanti della libertà. Può darsi che tu metta al primo posto la tradizione, la famiglia, la fede.
Ma ricordati: è solo grazie alla libertà che puoi coltivare quei valori, e che puoi farlo senza che qualcuno te ne imponga altri.
Tutti dicono di amare la libertà.
Solo i liberali la mettono al primo posto.
Perché la libertà è l’unico valore che permette a tutti — diversi tra loro — di vivere insieme, in pace, secondo ciò in cui credono.
Libertà significa essere liberi di scegliere come vivere, nel rispetto della libertà degli altri.