Spesso, parlando di politica, si dice che “fascisti e antifascisti sono la stessa cosa”. Tra chi abbraccia questo pensiero come fosse verità rivelata e chi lo rifugge è, in realtà, una tesi interessante, ma che alla prova dei fatti dimostra che entrambi gli schieramenti hanno torto.
In teoria sembra una scemata
Ovviamente, verrebbe da dire, se si chiama “antifascismo” è ovvio che sia opposto al fascismo. Ma questo ragionamento aveva valore durante il regime, quando il fascismo era il male al governo e bisognava, uniti, sconfiggerlo.
Oggi le cose sono più complesse. Il fascismo è diviso in varie correnti e vi sono anche numerosi movimenti borderline, non chiaramente attribuibili ad esso.
Da ciò deriva una certa difficoltà a definire obiettivamente cosa sia il fascismo: Ci sono fascismi che hanno accettato di buon grado la democrazia, fascismi dichiaratamente antirazzisti e pro-Islam e addirittura fascismi autonomisti! Ovviamente sussistono alcuni elementi comuni quali la tendenza a volere un’economia socializzata, una proprietà privata che rispetti la funzione sociale e un certo nazionalismo.
Ma alla prova pratica è diverso…
Piccolo problema: L’economia socializzata e la proprietà privata socializzata mica la vogliono solo i fascisti, ma anche gran parte della sinistra. Quello del rossobrunismo, ossia superare le differenze tra rossi e neri per lottare assieme contro capitalismo e simili, non è di certo un fenomeno nuovo: Togliatti nel 1936 lodò la Rivoluzione Fascista e parlò di Mussolini come un traditore di tali ideali, Bombacci, un comunistone che creò la propria edizione della Pravda dedicata a Mussolini, venne fucilato addirittura assieme a lui.
In sostanza definire un fascismo a cui opporsi è spesso difficile. Il modo migliore di farlo è sostenere un’ideologia che si opponga ai fondamenti del fascismo. Se si ritiene il fascismo fondamentalmente antidemocratico – quindi un metodo – è sufficiente sostenere qualsiasi ideologia democratica, mentre se si ritiene possibile un fascismo esistente in democrazia la cosa diviene più complessa.
Confusione tra antifascismo e antifa
Fin qui abbiamo, al massimo, mostrato come sia difficile essere antifascisti oggi, ma qualcosa deve aver originato l’equivoco di cui parliamo nel titolo. E questo qualcosa è il movimento antifa.
Trattasi di un movimento spontaneo composto principalmente da estremisti di sinistra, e questo movimento spesso adotta metodi e idee fasciste. Violenza – spesso associata a quella dei black bloc -, antisemitismo, rifiuto del capitalismo e della globalizzazione, minacce, distruzione di proprietà e anche peggio.
È chiaro che una persona normale e non troppo informata quando sente per la decima volta in TV che gli antifa hanno fatto squadrismo per distruggere qualche negozio random per diffondere la loro idea pensi “sì ma cavolo, fascisti e antifascisti sono la stessa cosa”.
Ma, come abbiamo mostrato nel capitolo precedente, l’antifascismo non è un’ideologia a sé ma l’adesione ad un’ideologia incompatibile col fascismo.
Per concludere
È chiaro come l’opposizione al fascismo non sia rappresentata solo da qualche esagitato che si sarebbe trovato molto bene con le squadracce sansepolcriste. Affermare come l’antifascismo sia equivalente al fascismo, senza specificazione alcuna, è quantomeno ingenuo, se non addirittura in malafede.
Viene tuttavia da chiedersi, a più di settant’anni dalla fine del ventennio, se sia così importante la semplice etichetta di antifascismo. Onestamente credo che ormai sia più importante fare opponendosi con la propria idea ai residuati del fascismo che opporsi a un regime ormai morto e sepolto.
Perché sono tutti buoni a dire di voler togliere qualche fascio littorio in giro, ma quanti rinuncerebbero – o quantomeno modificherebbero radicalmente – alle cose fasciste ancora in vigore? Giusto per citarne alcune:
- Il TULPS, sviluppato per far funzionare l’apparato di polizia fascista e in larga parte ancora in vigore
- I vari reati di vilipendio
- La regolamentazione della professione giornalistica
- Varie altre leggi, decreti, ordini, enti.e simili che servono solo a limitare la libertà economica e personale